Battipaglia, perizia sulla piccola di 7 anni picchiata in casa: è attendibile
“Attendibili e compatibili con fatti realmente accaduti». Le parole di Francesca (nome di fantasia), la bimba battipagliese di sette anni che il 30 luglio fu ritrovata da un passante per strada – nei pressi della rotatoria tra via Baratta e viale della Libertà, a Sant’Anna (scrive la Città)– seminuda e ricoperta di lividi e graffi, vengono giudicate così dalla psicologa dell’età evolutiva Carla Narni Mancinelli, perito incaricato dal gip Giandomenico D’Agostino nell’ambito dell’incidente probatorio ottenuto da Gianpaolo Nuzzo, pm titolare dell’inchiesta delegata ai carabinieri della locale Stazione, coordinati dalla Compagnia di Battipaglia. In quella domenica pomeriggio di mezza estate la piccola riferì d’essere stata presa a cinghiate dalla madre, 32 anni, e dal nonno materno, 62, oggi iscritti nel registro degli indagati – con il papà della piccola, tutti e tre sono difesi dal penalista Giuseppe Russo – con le provvisorie ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia (con l’aggravante d’aver utilizzato strumenti atti ad offendere) e d’abbandono d’incapace: i segni delle violenze furono confermati dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria della Speranza”, che refertarono pure dei graffi all’inguine.